Istituto di Istruzione Superiore
“Alessandro Volta” – Pavia
PROGETTO AlimenTIAMOci – EXPO 2015
OBIETTIVI DEL PROGETTO:
- acquisire consapevolezza dell’importanza di una sana alimentazione
- acquisire consapevolezza dell’importanza di una sana alimentazione
- Comprendere quanto sia importante
leggere le etichette degli alimenti e saperle interpretare criticamente
- Saper recuperare nel passato le
“buone pratiche” che venivano adottate in tema di alimentazione
- Comprendere e fare proprio il
concetto di “alimentazione sostenibile”
CLASSE COINVOLTA:
IAG “Costruzioni, Ambiente e Territorio
REALIZZAZIONE
DEL PROGETTO
Siamo gli
alunni della classe IAg.
Premettiamo
che il nostro progetto si concluderà alla fine del presente anno scolastico con
una presentazione al Forum Scolastico che tradizionalmente permette a tutti gli
alunni della nostra scuola e di altre in rete di diffondere le buone pratiche
in tema di sostenibilità ambientale e di valori etici e sociali.
Iniziamo
tuttavia a presentare alcune conclusioni a cui siamo finora giunti.
1^ PARTE: CONFRONTO TRA
L’ALIMENTAZIONE DEL PASSATO E QUELLA DI OGGI
Come è cambiata la nostra
alimentazione e quali sono le cause di questo cambiamento?
Ai
tempi dei nostri nonni
|
oggi
|
cause
|
conseguenze
|
L’economia era prevalentemente
agricola e si consumavano i prodotti del proprio orto, della propria aia, il
pane e la pasta fatti in casa...
|
L’economia è prevalentemente
industriale e non viene quasi più prodotto alcun cibo in casa
|
Cambiamenti sociali: prima
prevaleva il lavoro maschile, la moglie/madre rimaneva in casa.
Maggiori disponibilità economiche
Trasferimento dalla campagna alla
città con spazi vitali ridotti e differenti che impediscono l’autosufficienza
alimentare
Meno tempo da dedicare alla
preparazione dei cibi
Crescita del consumismo, civiltà
dello spreco
Non esistono quasi più le famiglie
numerose, spesso i nuclei familiari sono formati da una/due persone
Per la globalizzazione la gente
sente l’esigenza di consumare cibi esotici
|
Nelle confezioni dei cibi vengono
fornite, per obblighi di legge, maggiori informazioni circa la composizione,
la provenienza e le modalità di conservazione
Maggiore scelta ma cibo meno
salutare
Maggior impronta ecologica degli
alimenti per la distribuzione globale
Il cibo arriva al consumatore con
un prezzo più elevato per il suo iter più complesso di produzione e
distribuzione
Successo dei cibi monoporzione e
già lavorati
Necessità di aggiungere additivi
agli alimenti soprattutto per conservarli e per esaltare il sapore che si
perde con la cottura prima della vendita
|
Si acquistava al mercato rionale
giornalmente
|
Gli acquisti vengono fatti,
solitamente una volta la settimana, nei grandi supermercati
|
||
Non c’era necessità di conservare
i cibi a lungo
|
I cibi vengono consumati dopo
lungo tempi dalla data di acquisto
|
||
I cibi “avanzati” venivano
cucinati e riutilizzati
|
I cibi avanzati vengono di solito
buttati
|
||
Le richieste qualitative di cibi
erano più semplici
|
Le offerte sono varie, numerose ed
allettanti.
Scelta del cibo anche in base
all’aspetto estetico
|
||
I cibi erano locali e venivano
consumati nel rispetto della loro stagionalità
|
Cibi importati dall’estero per
abbattere i costi e avere maggior varietà; la stagionalità non è rispettata
|
||
Spesso i cibi non venivano
imballati ma semplicemente imbustati nel passaggio dal produttore al
consumatore
|
Il confezionamento dei cibi è
fondamentale per il trasporto e la conservazione; gli imballaggi sono spesso
costosi e non tutti indispensabili
|
2^ PARTE: Cos’è
un additivo agli alimenti?
E’ una
sostanza che viene aggiunta agli alimenti allo scopo di facilitare i processi
produttivi, per migliorarne le caratteristiche organolettiche, per prolungarne
la conservazione o semplicemente per rendere i prodotti più attraenti.
Il D.M. 209/96 fornisce l’elenco degli additivi
autorizzati, la loro classificazione e ne stabilisce i criteri generali di
utilizzo.
Gli
additivi sono suddivisi in famiglie in funzione del loro ruolo e sono
identificati da un codice, uguale in tutti i paesi dell’UE, composto dalla
lettera “E” seguito da 3 o 4 cifre.
E significa
Europa cioè autorizzato dall’Europa.
Da E100 a
E180 si tratta di coloranti
Da
E200 a E297 sono conservanti
Le
categorie principali previste dal D.M. sono: coloranti, conservanti,
antiossidanti, emulsionanti, addensanti, agenti gelificanti, stabilizzanti,
esaltatori, di sapidità, acidi, regolatori dell’acidità, edulcoranti.
La legge
impone che gli additivi qualora presenti siano indicati nell’etichetta tranne
che per le bevande alcoliche.
Tutti gli
additivi autorizzati sono sottoposti a test
tossicologici.
Per ognuno
è prevista una dose accettabile
giornaliera, che rappresenta la quantità di additivo che può essere
ingerita giornalmente attraverso la dieta nell’arco di vita senza che compaiano
effetti indesiderati.
Per poter
stimare le dosi realmente ingerite sarebbe necessario tener presente "l’effetto
accumulo”. “IL VELENO E’ LA DOSE” diceva Paracelso, medico-alchimista
svizzero del 1500
Infine non
sono da escludere possibili casi di allergie, intolleranze o ipersensibilità
individuali.
La nostra ricerca
Cibo
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Additivi
contenuti
|
Categoria dell’additivo
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Tossicità
|
Polpettone di carne trita
|
E330 acido citrico
E331 citrato di sodio
E301 ascorbato di sodio (da vitamina C)
E 621 glutammato monosodico
E250 nitrito di sodio
|
Correttore di acidità
Correttore di acidità
conservante
Esaltatore di sapidità
conservante
|
innocuo
innocuo
innocuo
da evitare
da evitare
|
biscotti
con glassa al cioccolato
|
E220
anidride solforosa
E150
caramello
|
Conservante
colorante
|
Da evitare
Dubbi sulla tossicità
|
Aceto
balsamico
|
Caramello
E220
anidride solforosa
solfiti
|
Colorante
Conservante
conservante
|
Dubbi sulla tossicità
Da evitare
Da evitare
|
Patatine
in tubo di cartone
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E 471
gliceridi acidi grassi
|
Emulsionanti,
antiossidanti
|
Dubbi sulla tossicità
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Pop corn
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E304
E306
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Derivato
dell’acido ascorbico
Vitamina
E vegetale
|
innocuo
innocuo
|
Succo di
pesca
|
E330 acido citrico
E301 ascorbato di sodio (da vitamina C)
|
Correttore
di acidita’
Correttore
di acidità
|
innocuo
innocuo
|
Compresse
dolcificanti
|
acesulfame
|
Dolcificante
|
Da evitare
|
Caramelle
senza zucchero
|
E 951 aspartame
|
Dolcificante
|
Da evitare
|
C’è un ordine di utilità tra gli
additivi?
Certamente
sì; secondo il nostro parere, i più importanti sono i conservanti (se non si può farne a meno adottando altri metodi!).
I meno
importanti sono i coloranti: se un
succo di frutta contiene il 20% di arancia dobbiamo rassegnarci al fatto che
sarà solo lievemente colorato d’arancio, il gusto è indipendente dal colore!
I PIU’ DISCUSSI
glutammato monosodico (nei dadi, nei preparati a base di carne,
nei brodi pronti…)
ma è proprio vero che è così dannoso? E’contenuto naturalmente in alti dosi
in pomodori e funghi. Un chimico tedesco lo estrasse per primo dai pomodori
incuriosito dal fatto che i pomodori avevano un retrogusto simile alla
carne…..carne, funghi e pomodori contengono glutammato naturale. Una volta era
ottenuti per estrazione da alimenti. Attualmente lo si produce per
fermentazione industriale.
nitrati e nitriti (negli affettati, nelle carni…)
sono il risultato finale del metabolismo dei microbi (praticamente le feci
dei microbi.. ) per tale ragione le verdure conservate in frigorifero aumentano
col tempo il tenore in nitrati e nitriti a causa dei batteri che vivono su di
esse.
I nitrati ed i nitriti vengono usati negli insaccati come conservanti. Il
principio con cui agiscono è banale: i microorganismi non proliferano sulle
loro feci!
Aspartame (dolcificante)
secondo i detrattori, può dare questi effetti collaterali:
- dolori addominali
- attacchi d'ansia
- artrite
- asma
- reazioni asmatiche
- rigonfiamento, edema
(ritenzione dei liquidi)
- problemi riguardanti
il livello dello zucchero presente nel sangue (Ipoglicemia o Iperglicemia)
Consideriamo però anche
questo fatto: le prove sperimentali che “condannano” dolcificanti come
l’aspartame o la saccarina erano lavori eseguiti su topi a cui si somministrava
forzosamente una dose giornaliera pro cavia pari al loro peso corporeo…..
Se provassimo a
somministrare ad una persona di 80 kg per un mese una dose di semplice acqua
minerale pari ad 80 litri al giorno, arriveremmo a concludere che anche l’acqua
pura porta alla morte!
stevia (dolcificante naturale)
E’ naturale e pertanto viene considerata una buona alternativa ad aspartame
e altri dolcificanti artificiali. Ma un suo metabolita si libera (a causa della
normale digestione) nell’intestino e, in alte dosi, provoca tumori; per questo
motivo, per lungo tempo, è stata bandita dal mercato.
La sua riabilitazione è iniziata dal Giappone che, per primo, ha iniziato
ad usarla come dolcificante ipocalorico per la coca cola.
3^ PARTE: Parliamo di conservanti
I
rivenditori di generi alimentari hanno il dovere legale di garantire che gli
alimenti non vengano contaminati, fino alla data di scadenza riportata
sull’involucro, quindi l’aggiunta di conservanti è spesso obbligata.
I
conservanti rallentano la crescita di batteri e di altri microrganismi che
potrebbero alterare il cibo causando l’intossicazione alimentare.
La nostra ricerca sui metodi di
conservazione nel passato
Metodi
con aggiunta di sostanze agli alimenti
L'azione conservante dell'anidride solforosa e le proprietà coloranti e aromatizzanti di
alcune sostanze erano già note agli antichi egizi
gli antichi romani utilizzavano il sale e il salnitro KNO3 per salvaguardare gli alimenti dalla
contaminazione microbica
Durante il Medioevo, inoltre, si diffuse il commercio
delle spezie, che trovarono subito
impiego non solo perché gradevolmente aromatizzate, ma anche per la loro
efficacia contro lo sviluppo di microrganismi
Ai tempi dei nonni: sale, olio, aceto, limone
Altri metodi di conservazione
Nel Medioevo con aria,
ghiaccio, sale, fumo; nel Nord Europa con locali detti nevaie o ghiacciaie. Per i cereali essiccatura al sole e tostatura
Ai primi dell’800 Nicolas Appert inventa le conserve in bottiglie di vetro immerse
in acqua bollente.
Sempre ai primi dell’800 vengono utilizzati i primo frigoriferi.
A metà ‘800 Peter Durant inventa la conservazione in contenitori di latta
(le derrate della Royal Navy vengono conservate così).
Nel 1856 in Italia, Francesco Cirio costruisce la prima
fabbrica di piselli in scatola.
Un’altra tecnica di conservazione prevede la fermentazione da cui sono nate
invenzioni straordinarie ancora utilizzate: il formaggio e altri derivati del
latte, i prosciutti e altri salumi che alla fermentazione uniscono anche la
salatura, e a volte, l’affumicatura.